La sera plasmava gli animi
e nel circolo danzante
della primavera,
i baci degli amanti
dipingevano il cielo
di tenui scie;
le vedove scorgevano il mare
fra gli spazi muti
delle serrande abbassate,
immaginando la vita
oltre lo scheletro opaco del sole;
i sorrisi dei bambini
già cavalcanti avventure
lungo il riverbero del sonno
si perdevano nelle desiderate realtà;
e i naufraghi cercavano ancora
i bisbigli del vento
nell’acqua ferma
e fra l’abbraccio
di pietre scultoree.
Il mondo taceva nei baci,
nei desideri
e nell’immaginario di una vita
portando con sé la leggerezza
del vento scosceso
e delle consapevolezze invalide.
Attimi, 7 marzo 2017